Vimercate (MI) e Bologna accolgono il “modello Crema”

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Anche i Comuni di Vimercate e Bologna adottano atti simili alla circolare adottata dalla sindaca di Crema il 7 marzo scorso, con i quali dispongono il diritto dei richiedenti asilo di iscriversi all’anagrafe.

In particolare, il sindaco di Vimercate -convenuto in giudizio avanti il Tribunale di Monza a seguito della mancata iscrizione di un richiedente- ha adottato, prima della prima udienza, una circolare che sposa l’interpretazione costituzionalmente orientata del nuovo comma 1 bis dell’art. 4 d.lgs. 142/2015, introdotto dal d.l. 113/18, e dispone l’obbligo di seguire “la procedura ordinaria prevista dal Regolamento Anagrafico, vincolando l’iscrizione anagrafica all’iter e ai controlli previsti per gli stranieri regolarmente residenti e per i cittadini italiani, nonché all’esibizione, quale titolo atto a comprovare il regolare soggiorno in Italia, del modello C3 o della identificazione effettuata dalla Questura in occasione del rilascio del suddetto modello. “

Il sindaco di Vimercate, così come la sindaca di Crema si è anche assunto, nella sua qualità di ufficiale di anagrafe, e nei confronti del Prefetto, la responsabilità di firmare le iscrizioni anagrafiche dei richiedenti asilo.

Il Consiglio Comunale di Bologna, a seguito dell’ordinanza con la quale il Tribunale del capoluogo ha ordinato l’iscrizione di un richiedente asilo, ha approvato un ordine del giorno che invita il sindaco “a procedere nel modo ritenuto più idoneo allo scopo affinché gli ufficiali di stato civile del Comune di Bologna consentano l’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo ogniqualvolta emerga il relativo diritto dei medesimi sulla base di dichiarazioni, accertamenti o presentazione di documenti di riconoscimento diversi dal permesso di soggiorno, quali, a mero titolo di esempio, il Modello C3 di identificazione del richiedente stesso da parte dell’autorità di pubblica sicurezza.”

ASGI esprime piena soddisfazione per la scelta di queste amministrazioni di adeguarsi a una interpretazione della norma che ripristina la conformità ai principi costituzionali e contrasta la opposta lettura fornita dal Ministero dell’interno nella circolare n. 15 del 18.10.19. I soci e le socie ASGI proseguono quindi il loro impegno in una azione di pressione nei confronti di tutti i Comuni, affinché i rispettivi uffici anagrafe si uniformino a tale interpretazione.

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