Pubblicate le Ordinanze del Tribunale nelle cause T-192/16,T-193/16,T-257/16 NF / Consiglio europeo
Il Tribunale dell’UE si è dichiarato incompetente a conoscere ed analizzare i ricorsi di tre richiedenti asilo avverso la dichiarazione UE-Turchia in quanto si tratta di un atto sottoscritto dagli Stati membri e non dalle istituzioni europee .
Con queste motivazioni contenute nelle tre ordinanze pubblicate lo scorso 28 febbraio 2017, i ricorsi, introdotti, a norma dell’art. 263 TFUE, da tre cittadini provenienti da Pakistan e Afghanistan, rimandati dalla Grecia alla Turchia, sono stati respinti (ordinanze T-192/16, T-193/16 e T-257/16).
Secondo il Tribunale di Lussemburgo, la dichiarazione congiunta del 18 marzo 2016 tra Unione europea e Turchia, con la quale sono state concordate una serie di misure dirette a fermare i migranti in transito dalla Turchia verso l’Unione, è un atto concordato tra il premier turco e i rappresentanti degli Stati membri che agivano in qualità di Capi di Stato o di Governo e non di Consiglio europeo. Di conseguenza, i giudici rilevano che “né il Consiglio europeo né alcun’altra istituzione dell’Unione ha deciso di concludere un accordo con il governo turco in merito alla crisi migratoria”.
In mancanza di un atto di un’istituzione dell’Unione il Tribunale si dichiara incompetente a conoscere dei ricorsi dei tre richiedenti asilo.