I richiedenti asilo hanno diritto all’attivazione della Carta Postepay per accedere ai Buoni spesa Covid-19

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Dopo l’ordinanza dell’8 febbraio 2021, Il Tribunale di Roma ha nuovamente condannato Poste Italiane per essersi rifiutata di fornire un servizio bancario a un richiedente protezione internazionale in possesso della sola ricevuta del permesso.

Poste Italiane S.p.a. continua a violare i diritti dei richiedenti asilo nell’accesso ai conti correnti/servizi bancari.

In questo caso, si trattava di una persona in estremo stato di bisogno che era stata riconosciuta titolare del diritto a percepire il bonus spesa Covid – 19 da parte del Comune di Roma al fine di fronteggiare l’emergenza economica ed alimentare. Il ricorrente aveva pertanto ricevuto la carta elettronica prepagata (Postepay Card Roma Capitale), dove era stato versato il contributo riconosciuto; al fine di rendere più veloci e sicure le operazioni di accreditamento del contributo, Poste Italiane e Roma Capitale avevano predisposto la ricezione presso l’indirizzo di residenza da parte dei beneficiari di una Postepay Card Roma Capitale, la quale, previa attivazione, poteva essere utilizzata per usufruire del bonus.

La ricorrente si era recata numerose volte presso gli sportelli postali al fine di richiedere l’attivazione della carta, ma le era stato opposto sempre un netto rifiuto, sul presupposto che, in assenza di un documento di identità – il passaporto o la carta di identità – non era possibile attivare la carta prepagata e ciò nonostante la stessa fosse titolare di un permesso di soggiorno per richiesta asilo (più in particolare, di una ricevuta attestante la formalizzazione della domanda di protezione internazionale che costituisce permesso di soggiorno provvisorio ai sensi dell’art. 4, co. 3, del d.lgs. 142/2015).

Ebbene, il Tribunale di Roma non ha ritenuto nemmeno di dover applicare le disposizioni contenute della Comunicazione interna n. 129 del 7.6.19 in quanto, nel caso di specie, si trattava di attivare una carta elettronica prepagata (Postepay Card) già emessa da Roma Capitale, nella quale è stato già accreditato il contributo riconosciuto (bonus spesa Covid – 19), a seguito di una valutazione effettuata a monte dall’ente locale erogatore del beneficio, il quale, quindi, ha già verificato la sussistenza di tutti i requisiti necessari per il rilascio – e, quindi, per la conseguente attivazione – della Carta prepagata, tra i quali la titolarità della cittadinanza di un Paese non appartenente all’Unione Europea in possesso di permesso di soggiorno valido.

Nessuna altra valutazione da parte di Poste Italiane poteva dunque essere ammessa.

L’ordinanza

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