
Rinvio a giudizio dell’ex Ministro dell’Interno. ASGI: I diritti inviolabili di ogni persona, italiana o straniera, devono essere tutelati. In uno Stato di diritto costituzionale qualsiasi scelta politica ha sempre come limite il rispetto della Costituzione e delle leggi.
L’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, costituitasi parte civile nel processo innanzi al Tribunale di Palermo che ha visto decretato il rinvio a giudizio dell’ex Ministro dell’Interno, Sen. Matteo Salvini, ritiene necessario cogliere l’occasione di questo importante passaggio giudiziario (indubbiamente senza precedenti nella storia repubblicana, considerati anche i reati contestati ed il ruolo del presunto autore degli stessi) per ribadire la necessità di un’inversione di tendenza rispetto alle politiche sull’immigrazione e l’asilo da parte delle istituzioni italiane ed europee.
La gravissima vicenda che coinvolge un ex Ministro dell’Interno ed attuale Senatore non può essere relegata a mero fatto criminale e dovrebbe, invece, far riflettere ben oltre le potenziali responsabilità penali del singolo (le quali sono, appunto, al vaglio della competente Autorità giudiziaria), provando ad aprire un dibattito pubblico e parlamentare serio sulle fallimentari politiche migratorie italiane ed europee degli ultimi decenni, politiche che si sono concretizzate in leggi e prassi amministrative in palese violazione non solo dei valori della nostra Costituzione, ma anche con i principi fondanti la civiltà giuridica europea.
Nessuna norma legislativa consentiva e consente al Ministro dell’Interno di impedire con la forza e senza l’intervento di un giudice la piena disponibilità del corpo di una persona, italiana o straniera che sia. I diritti inviolabili di ogni persona, italiana o straniera che sia, devono essere tutelati e in ogni Stato di diritto costituzionale qualsiasi scelta politica ha sempre come limite il rispetto della Costituzione e delle leggi.
ASGI che tutela i diritti fondamentali degli stranieri e il diritto di asilo e promuove l’applicazione dei principi costituzionali e internazionali ad ogni straniero e politiche migratorie italiane ed europee ordinate, razionali e lungimiranti ricorda che il giudizio dell’On. Salvini di fronte al Tribunale di Palermo gli consentirà di difendersi pienamente da tutte le accuse e se sarà ritenuto colpevole sarà sottoposto alle conseguenze per gli atti illeciti, come accade a qualsiasi italiano o straniero presente in Italia.
Per approfondire
1.Open Arms, le tappe della vicenda
Dallo stop allo sbarco dei migranti nell’agosto del 2019 a bordo della nave al rinvio a giudizio di oggi.
2. Open Arms, Salvini rinviato a giudizio. Decisione del ministro e sbarco su ordine del pm: le differenze con il caso Gregoretti
I due episodi sono tutt’altro che identici.
“Vogliamo che vinca il rispetto dei diritti umani, la tutela della vita e della dignità delle persone”
OSCAR CAMPS (OPEN ARMS)