
Accusa alle politiche di esternalizzazione del diritto di asilo, chiusura dei confini e trattative con paesi senza scrupoli. Il comunicato di migreurop.
Violazioni dei diritti umani al confine greco-turca: l’Unione europea è complice!
È intollerabile l’annuncio delle autorità greche di voler deportare i migranti nella Turchia di Erdogan o addirittura nei loro paesi di origine senza esaminare le situazioni individuali o eventuali necessità di protezione.
La situazione al confine greco-turco è conseguenza delle politiche nell’Unione europea basate sulla chiusura dei confini, sull’esternalizzazione del diritto d’asilo e sulle trattative aperte con stati senza scrupoli.
Xenofobia, razzismo e la loro normalizzazione devono essere combattute ovunque emergano, in Turchia, in Grecia o altrove. La strumentalizzazione delle vite dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati ridotte ad essere minaccia e oggetto di scambio deve finire, sia nelle campagne elettorali interne sia nella relazione tra il governo turno e l’UE.
Bisogna abbandonare le politiche di respingimento che condannano migliaia di persone già sfollate ad una condizione di limbo e bisogna abbandonare i regimi fondati sul controllo delle frontiere che sono causa di un interminabile ciclo di violenza contro queste persone.
Ciò che richiediamo sono pace, diritti fondamentali e le libertà fondamentali di tutte le persone sfollate.
Nostra traduzione – la versione integrale del comunicato è disponibile in lingua francese, inglese e spagnola.
ASGI ha sottoscritto il comunicato come parte di Migreurop, una rete europea ed africana di ricercatori, associazioni e militanti il cui obiettivo è quello di far conoscere e combattere la diffusione della detenzione degli stranieri al centro della politica di esternalizzazione dell’Unione europea.
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