Riportati dalla Guardia costiera in Libia, torturati e venduti : le associazioni fanno ricorso alla CEDU

Argomenti:Libia
Tipologia del contenuto:Comunicati stampa//Notizie

In una conferenza stampa a Roma verrà illustrato il dossier prodotto da Forensic Oceanography/Forensic Architecture ed il ricorso presentato alla Corte Europea dei Diritti umani contro l’Italia per aver coordinato la Guardia Costiera libica nei respingimenti che hanno portato ad abusi e al decesso di cittadini migranti, due ancora minorenni.

CONFERENZA STAMPA

Roma, 8 Maggio ore  10.30

Presso

Associazione della Stampa Estera

Via dell’Umiltà 83/C

 

Ricorso alla Corte Europea dei Diritti umani contro l’Italia per aver coordinato la Guardia Costiera libica nei respingimenti che hanno portato ad abusi e al decesso di migranti

 

Il 6 Novembre 2017 l’ONG Sea-Watch è stata ostacolata dalla Guardia Costiera Libica durante un’operazione di salvataggio di 130 cittadini migranti da un gommone alla deriva, partito dalle coste libiche. Almeno venti dei migranti sono morti, tra cui due minori. L’intervento è stato coordinato a distanza dal Centro di Coordinamento Marittimo (MRCC) della Guardia Costiera italiana e la motovedetta libica coinvolta era stata donata dal governo italiano alcuni mesi prima. La Guardia Costiera libica ha poi riportato in Libia quarantasette dei sopravvissuti, che sono stati rinchiusi in condizioni disumane, subendo percosse, estorsioni, fame e stupri. Due di loro sono stati successivamente “venduti” e torturati con elettrochoc. Nella conferenza stampa verrà illustrato il ricorso alla Corte Europea dei Diritti umani e verrà presentato un rapporto audio-visivo prodotto da Forensic Oceanography/Forensic Architecture che ricostruisce questo ed altri casi di respingimento.

Alla conferenza stampa intervengono:

Dr Violeta Moreno-Lax, Global Legal Action Network; Loredana Leo, ASGI (Associazioni per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione) Charles Heller, Goldsmiths, University of London, co-fondatore del progetto Forensic Oceanography; Talya Lockman-Fine, Yale Law School (USA); Sara Prestianni, ARCI ; Giorgia Linardi, Sea Watch.

Il dossier e il rapporto prodotto da Forensic Oceanography/Forensic Architecture saranno consegnati in conferenza stampa.

L’ingresso è riservato solo ai giornalisti che si sono preventivamente accreditati.
Per accredito: segreteria@stampa-estera.it


 

Foto tratta dal video di Sea Watch del 6 novembre 2017

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