I titolari di protezione internazionale inseriti “di nascosto” tra gli aventi diritto al SIA

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Con il messaggio 3272,  l’INPS ha diffuso il modulo per la presentazione delle domande di accesso al Sostegno all’inclusione attiva (SIA). che potranno essere consegnate ai Comuni a partire dal 2 settembre prossimo.

Il modulo, al quadro B (“Requisiti di cittadinanza e residenza”), indica, tra le diverse categorie di aventi diritto, i titolari di protezione internazionale (asilo politico e protezione sussidiaria).

La cosa rappresenta una positiva sorpresa e accoglie la segnalazione subito formulata da ASGI – di cui si può leggere, insieme agli altri profili critici e di illegittimità della misura, nel commento di Alberto Guariso.

Sorprende ancora di più però che la diffusione del modulo avvenga senza un atto formale di estensione della prestazione ai titolari di protezione internazionale: ricordiamo infatti che sia il decreto interministeriale del 26 maggio scorso che aveva attuato il SIA, sia la circolare n. 133 dell’INPS che ne aveva dettagliato le modalità di erogazione, non includevano tra gli aventi diritto i titolari di protezione internazionale e ciò in palese violazione dell’29 della direttiva 2011/95.

Ora l’INPS sembra essersi reso conto della palese violazione del diritto comunitario che ne sarebbe derivata, ma ancora una volta (come già avvenuto per la carta acquisti ordinaria) ci ha messo una pezza per vie informali, senza una presa di posizione con un  formale atto amministrativo che garantisca certezza del diritto e un’adeguata diffusione di informazioni omogenee.

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