Enti locali, associazioni e istituzioni contro lo sfruttamento dei lavoratori.
Il giorno 11 febbraio 2014, in Prefettura, è stato firmato il “Protocollo d’intesa sul rafforzamento della collaborazione interistituzionale per l’analisi, la prevenzione e il contrasto al fenomeno della tratta degli esseri umani ai fini dello sfruttamento e intermediazione illecita della manodopera nei luoghi di lavoro in provincia di Torino” .
Firmatari del Protocollo sono il Prefetto di Torino Paola Basilone, il Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, il Presidente della Provincia Antonio Saitta, il Sindaco della Città di Torino Piero Fassino, il Procuratore della Repubblica di Torino Sandro Ausiello, il Questore di Torino Antonino Cufalo, il Vice Comandante Provinciale dei Carabinieri Bernardino Vagnoni, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Giuseppe Gerli, il Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi, il Direttore della DirezioneTerritoriale del Lavoro Tiziana Morra, il Direttore Regionale dell’Inps Gregorio Tito, il Presidente della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Alessandro Barberis, il Presidente del Gruppo Abele Don Luigi Ciotti, il Direttore dell’Ufficio Pastorale Migranti Sergio Durando, il rappresentante della CGIL Davide Franceschini, il rappresentante del CISL Franco Milanesio, il rappresentante della UIL Lorenzo Cestari, il Presidente dell’ASGI Lorenzo Trucco.
Al Protocollo si è giunti dopo circa 2 anni di lavoro e studio sui temi dello sfruttamento lavorativo nell’ambito del progetto “La legalità paga”, promosso dal Gruppo Abele in collaborazione con ASGI e INPS e sostenuto dalla Fondazione Migrantes, che ha visto la partecipazione attiva di Istituzioni ed Enti del Privato Sociale, a seguito delle modifiche ed integrazioni dell’art. 18 del “Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”.
Viene infatti riconosciuto lo status di “vittima” alla persona oggetto di sfruttamento con la concessione di uno speciale permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale attraverso programmi finalizzati alla sicurezza della persona e al suo inserimento socio-lavorativo, anche alla luce della normativa comunitaria che prevede l’obbligo per gli Stati membri dell’Unione europea di adottare le misure necessarie a contrastare il fenomeno della tratta degli esseri umani ai fini di sfruttamento e intermediazione illecita di manodopera nei luoghi di lavoro.
Si è così ravvisata l’opportunità di interventi articolati e organici volti alla promozione di progetti per l’informazione delle vittime di sfruttamento e delle comunità accoglienti, l’inclusione sociale, la razionalizzazione delle procedure e delle risorse, la semplificazione,valorizzando e consolidando le esperienze di collaborazione fra Istituzioni ed enti del privato sociale, in considerazione anche del fatto che la Prefettura di Torino ha da tempo avviato iniziative congiunte sulla sicurezza del lavoro e sul lavoro irregolare.
Pertanto, a seguito della sottoscrizione del Protocollo, verrà istituito presso la Prefettura di Torino, che lo presiede, un Comitato di studio e coordinamento in materia di analisi, prevenzione e contrasto al fenomeno dello sfruttamento della manodopera italiana e straniera nei luoghi di lavoro in provincia di Torino, di cui fanno parte i rappresentanti degli Enti firmatari del protocollo d’intesa, per individuare e proporre iniziative di informazione e formazione, prevenzione, riduzione del danno, accoglienza, protezione e inserimento socio-lavorativo.
Fonte: Prefettura di Torino