La nuova Autorità europea del Lavoro tuteli anche i lavoratori stranieri privi di documenti

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La nuova Autorità Europea per il Lavoro deve permettere ai lavoratori stranieri privi di documenti di denunciare i datori di lavoro senza paura. Non è possibile affrontare lo sfruttamento lavorativo senza tutelare tutti i lavoratori, indipendentemente dal loro status.

E’ quanto dichiara PICUM, la Piattaforma per la cooperazione internazionale sui migranti privi di documenti di soggiorno regolari in un comunicato stampa.

Annunciata a settembre 2017 dal Presidente Junker nel discorso sullo stato dell’Unione, l’Autorità Europea per il Lavoro ha l’obiettivo di garantire che le norme dell’UE in materia di mobilità del lavoro siano applicate in modo equo, semplice ed efficace.

Tuttavia la Piattaforma chiede alla nuova agenzia del lavoro di affrontare lo sfruttamento lavorativo dei lavoratori migranti privi di documenti in maniera efficace, ricordando che in molti paesi dell’UE, essi non possono rivolgersi in modo sicuro alle autorità del lavoro senza essere denunciati in applicazione delle vigenti leggi sull’immigrazione, rischiando così di essere arrestati, detenuti e, infine anche espulsi.

“Se l’Autorità Europea del Lavoro deve promuovere condizioni di lavoro eque per i lavoratori transfrontalieri in tutta l’UE, dovrà incidere sulle barriere che ostacolano i lavoratori privi di documenti nel denunciare i datori di lavoro abusivi”, ha affermato il direttore di PICUM, Michele LeVoy.

PICUM conclude il proprio comunicato invitando l’Autorità Europea del lavoro ad incoraggiare la promozione di meccanismi sicuri di reclamo per i migranti privi di documenti, per consentire loro di accedere ai loro legittimi diritti di lavoratori .

ASGI, che è parte di PICUM, appoggia e sostiene le richieste della Piattaforma per la cooperazione internazionale sui migranti privi di documenti di soggiorno regolari.

 

Fonte: PICUM

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