#SPECIALEPERCHI, una campagna per capire l’importanza del permesso per protezione speciale

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Timbri su un tavolo

#SPECIALEPERCHI è una campagna di sensibilizzazione promossa dal CRAL (Coordinamento Regionale per ‘ì Asilo Lombardia) per favorire la comprensione delle conseguenze che la modifica della protezione speciale avrà sulla vita dei cittadini e delle imprese. 

Le modifiche introdotte dal D.L. 20/2023 avranno l’effetto di  rendere estremamente più complicato l’accesso a un permesso di soggiorno per i  cittadini stranieri. In particolare, la modifica della protezione speciale influirà sulla vita  di migliaia di persone che in Italia hanno maturato solidi legami, sociali e famigliari, e fruttuosi percorsi lavorativi

Già nel 2018, l’abolizione della protezione umanitaria e la sostituzione della stessa con una forma di protezione speciale accessibile esclusivamente ai cittadini stranieri in  fuga da persecuzioni, guerre, torture e gravi violazioni dei diritti fondamentali avevano drasticamente aumentato le situazioni di irregolarità e di esclusione anche di chi era da tempo sul territorio nazionale. 

La riforma introdotta nel 2020 aveva in parte riparato agli effetti causati dall’abolizione della protezione umanitaria estendendo la protezione speciale a coloro  che hanno sul territorio nazionale vincoli familiari o che hanno maturato legami familiari, culturali o sociali con l’Italia. 

Le realtà firmatarie che operano da anni a tutela dei cittadini migranti riunendosi  nel Coordinamento Regionale Asilo Lombardia hanno deciso di promuovere una  campagna sui propri social che aiuti a capire in maniera semplice come il permesso  per protezione speciale sia stato un elemento positivo per l’integrazione e la  stabilità delle persone ma anche delle realtà produttive e del territorio in cui vivono. 

Come dimostrano i video realizzati, la protezione speciale così concepita ha permesso  a diverse persone di ottenere un permesso di soggiorno “stabile”, creando positivi legami anche con la comunità.

Nondimeno, con la conversione in legge del D.L. Cutro, la protezione speciale rischia di  tornare a quella che era nel 2018, privando di ogni tutela quei legami famigliari, sociali  e lavorativi maturati con fatica e rischiando di fare diventare irregolari e invisibili  anche le persone, come Lamin, Abdoulaye e Abu, che grazie al permesso di soggiorno per protezione speciale hanno iniziato a costruire la loro vita in Italia. 

Il Coordinamento Regionale Asilo Lombardia chiede quindi al Parlamento di non approvare le modifiche. 

Firmatari della campagna

Adl Zavidovici, Asgi, Associazione Cielo e Terra Onlus, Cooperativa Il Balzo, Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione, Consorzio Comunità Brianza, Consorzio Solco Città  Aperta, Cooperativa Sociale Aeris, Cooperativa Sociale EllePiKappa ONLUS,  Cooperativa Il Pugno Aperto, Cooperativa Sociale K-pax, Cooperativa Ruah, Fondazione Somaschi Onlus, Naga. 

Per contatti : coordregionaleasilolombardia@gmail.com 

Il Coordinamento Regionale Asilo Lombardia riunisce dal giugno 2013 Enti e organizzazioni  che si occupano di rifugiati e richiedenti asilo in Lombardia. Tra gli obiettivi del Coordinamento: favorire il raccordo tra i progetti territoriali  condividendo le buone prassi e sperimentandone nuove, favorendo la collaborazione con  tutti gli attori istituzionali e privati che operano a livello regionale; promuovere occasioni  di confronto e di coordinamento, anche attraverso la realizzazione di campagne e progetti  comuni, con associazioni ed enti di tutela dei diritti umani fondamentali e dei rifugiati, a  livello nazionale; sostenere e realizzare iniziative culturali e formative che permettano di  rafforzare nella società una maggiore attenzione alla tutela dei diritti umani fondamentali  e promuovano una cultura dell’accoglienza; favorire la crescita di una rete diffusa  dell’accoglienza al fine di limitare la tendenza alla concentrazione dei servizi  prevalentemente nelle città capoluogo di provincia; monitorare i bisogni e le difficoltà sia  dei richiedenti e titolari di protezione internazionale e umanitaria, che degli Enti Pubblici e  privati.

Foto da Flickr

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