Cadrà anche l’ultima barriera per le prestazioni di invalidità agli stranieri?

Con l’ordinanza di rinvio alla Corte Costituzionale del 12 dicembre 2014 potrebbe giungere al termine il percorso di eliminazione delle restrizioni introdotte dalla L. 388/2000, art. 80 comma 19 per l’accesso dei cittadini non comunitari privi di permesso di soggiorno di lungo periodo alle prestazioni di invalidità. La “penultima” barriera in proposito è caduta con la sentenza n. 22/2015 riguardante le provvidenze per i ciechi mentre restano ancora vigenti le provvidenze per i sordi: pensione di invalidità civile per sordi ex. art. 1 L. 381/1970 e indennità di comunicazione ex. art. 4 L.508/1988.

In un recente caso riguardante uno straniero non vedente il Tribunale di Milano (13.2.2015 est. Gasparini, R.E. contro INPS) aveva ritenuto di poter conferire una sorta di effetto estensivo alla precedente giurisprudenza Costituzionale riconoscendo le provvidenze per i ciechi anche prima della citata pronuncia della Corte Costituzionale.

Ora invece altro giudice dello stesso Tribunale ha ritenuto di non ammettere alcun effetto estensivo né di poter fornire una interpretazione costituzionalmente conforme e ha pertanto rimesso gli atti alla Corte Costituzionale.

Considerando la consolidatissima giurisprudenza della Corte appare probabile (oltre che auspicabile) che la stessa dichiari costituzionalmente illegittimo l’art. 80 comma 19 L.388/00 e rimuova quindi l’ultimo ostacolo all’accesso dei cittadini stranieri non lungosoggiornanti alle prestazioni di invalidità.

Va anche ricordato che, dopo la scadenza del termine per il recepimento della direttiva 2011/98, la questione si pone in termini di mera disapplicazione di norme nazionali difformi e pertanto, anche in assenza di intervento della Corte, potrebbe comunque pervenirsi al riconoscimento del beneficio per il periodo successivo al 25.11.2013.

A cura della dott.ssa Anna Baracchi (Antenna di Milano)

 

L’Ordinanza