Corte di Cassazione, sentenza n. 9378 dell’8 aprile 2021
Tribunale di Bergamo, ordinanza del 16 marzo 2021
Ordinanza del Tribunale di Milano del 15 marzo 2021
Tribunale di Udine, ordinanza del 2 marzo 2021
Corte d’Appello di Brescia, sentenza del 24 febbraio 2021
Corte di Cassazione, I Sezione civile, sentenza del 15 febbraio 2021 n. 3842
Corte di Cassazione, I sezione civile, sentenza del 3 febbraio 2021, n. 2457
Circolare del Ministero dell’Interno del 3 febbraio 2021, n. 9735
Corte d’Appello di Firenze, sentenza del 27 gennaio 2021
Tribunale di Roma, ordinanza 26 gennaio 2021
Circolare dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale del 25 gennaio 2021, n. 9
Tribunale di Alessandria, ordinanza 21 gennaio 2021
Circolare del Ministero dell’Interno del 18 gennaio 2021, n. 153580
Corte d’Appello di Milano, sentenza 29 dicembre 2020
Tribunale di Milano, ordinanza del 29 aprile 2016
La piena corrispondenza del modus operandi tipico delle organizzazione dedite al reclutamento di donne nigeriane a scopo di tratta e sfruttamento della prostituzione – quali si desume da svariate COI e dal rapporto della Commissione nazionale del diritto d’asilo del 2014 sul traffico di esseri umani dalla Nigeria – con il racconto della donna considerato intrinsecamente coerente e pienamente attendibile, consente di ritenere sussistente il rischio di danno grave in caso di rientro in Nigeria, riconducibile alla previsione di cui all’art. 14, lett. a), D.Lgs. 251/2007.
Protezione internazionale – cittadina nigeriana vittima di tratta – ricorso ex art. 35, D.Lgs. 25/2008- domanda di riconoscimento dello status di rifugiato – insussistenza – domanda di riconoscimento della protezione sussidiaria – sussistenza – corrispondenza del modus operandi proprio delle organizzazioni criminali dedite al reclutamento di giovani donne da avviare alla prostituzione e la narrazione soggettiva della richiedente – sussistenza di rischio grave in caso di rimpatrio riconducibile alla previsione dell’art. 14, lett. a), D.Lgs. 251/2007