Tribunale di Grosseto, ordinanza 24 ottobre 2023
Tribunale di Trento, sentenza 19 settembre 2023
Tribunale di Roma, ordinanza del 6 giugno 2023
Tribunale di Lecce, ordinanza 1 giugno 2023
Corte di Cassazione, ordinanza n. 14836/2023
Corte Costituzionale, sentenza n. 77 del 20 aprile 2023
Circolare dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale del 7 aprile 2023, n. 41
Corte di Cassazione, ordinanza 8 marzo 2023
Tribunale di Torino, ordinanza 7 marzo 2023
Consiglio di Stato, sentenza 6 marzo 2023
Corte d’Appello di Trieste, sentenza 23 febbraio 2023
Tribunale di Udine, ordinanza 8 febbraio 2023
Tribunale di Vicenza, ordinanza 6 febbraio 2023
Tribunale di Udine, ordinanza 1 febbraio 2023
Tribunale di Roma, ordinanza del 6 giugno 2023
Il Tribunale di Roma riconosce la cittadinanza italiana ex art. 4 co. 2 l. 91/92 ad una ragazza neomaggiorenne priva di permesso di soggiorno e di iscrizione anagrafica continuativa, affermando in maniera chiara che il possesso del permesso di soggiorno non costituisce elemento necessario ai fini del riconoscimento della cittadinanza.
In particolare il Tribunale chiarisce che la nozione di residenza debba essere intesa ai sensi dell’art. 43 c.c. come dimora abituale, che può essere provata con ogni mezzo laddove non coincidente con quella anagrafica, dal momento che le risultanze anagrafiche costituiscono una mera presunzione.
Inoltre, richiamando l’art. 33 del dl 69/2013, chiarisce che “il possesso del titolo di soggiorno in corso di validità al momento della richiesta di cittadinanza per elezione non è da considerarsi elemento costitutivo ed imprescindibile ai fini della concessione dello status civitatis“.
Tribunale di Roma, ordinanza del 6 giugno 2023, XVIII sezione civile