Nota del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse del 31 luglio 2014, n. 5726

Cadaveri non identificati rinvenuti a seguito dei naufragi di Lampedusa del 3 e dell’ 11 ottobre 2013

La legge n. 203/2013 assegna allo scrivente il compito di adottare tutte le iniziative finalizzate a facilitare le ricerche delle persone scomparse e, quindi, anche di corpi senza vita che possano essere ricondotti alle stesse. A seguito dei tragici eventi dell’ottobre 2013, che hanno avuto un grande risalto internazionale, sono stati recuperati n. 387 corpi di cittadini stranieri e solo per alcuni risulta essere stato effettuato il relativo riconoscimento.
Poiché l’identificazione delle salme assume rilievo non solo sotto il profilo giuridico ma anche sotto il profilo etico, rispondendo alle legittime aspettative dei familiari segnalate a questo Ufficio, si è, da qualche mese, avviata un’attività di collaborazione con tutte le Istituzioni e gli altri soggetti interessati per favorire l’accertamento dell’identità dei cadaveri recuperati.
A tal fine, è stata messa a punto una procedura che prevede la raccolta, da parte dei familiari,di materiale documentale (documenti di identità con foto, filmati della persona, contrassegni quali tatuaggi, cicatrici, documentazione medica, radiografie, certificazioni, operazioni subite, malattie, effetti personali quali pettini, spazzolini da denti) utili per la comparazione con i dati post mortem predisposti dai competenti uffici.
I familiari porteranno tale materiale presso gli uffici che verranno successivamente indicati, ove si terranno dei colloqui, con l’assistenza di interpreti e di mediatori culturali. In tale sede, si procederà alla eventuale raccolta di materiale genetico per l’estrazione del DNA attraverso gli oggetti o, in mancanza, attraverso tampone , da comparare con quello estratto dai cadaveri.
Si potrà procedere anche con il riconoscimento visivo di cadaveri ben conservati da foto, come fatto per casi precedenti. Qualora non sia possibile il riconoscimento visivo o non si possa effettuare l’esame del DNA, si procederà con altri metodi per giungere ad una identificazione primaria o secondaria.
Per lo svolgimento di tale procedura, è necessario che i familiari siano quanto prima messi al corrente, poiché è intendimento dell’Ufficio che i colloqui siano svolti a partire dalla prima settimana di settembre con calendario che verrà anch’esso comunicato successivamente. Allo scopo, è stato redatto il testo allegato di “avviso ai familiari”, che codesti Organismi/Associazioni sono pregati di voler veicolare con modalità tali da preservare la riservatezza e la protezione degli interessati che, diversamente, potrebbero essere soggetti a rischi.
Nel rimanere in attesa di assicurazione e di aggiornamento periodico della situazione si indicano di seguito i recapiti di telefono e di posta di questo Ufficio

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