“Sfruttamento dei lavoratori immigrati”
Il fenomeno dello sfruttamento del lavoro irregolare degli immigrati, come è noto, ha assunto negli ultimi tempi proporzioni allarmanti, richiamando la particolare attenzione delle forze dell’ordine per la gravità delle violazioni di norme a tutela del lavoratore e per profili di ordine e sicurezza pubblica, connessi al contrasto dell’immigrazione irregolare e alla compressione di diritti fondamentali dell’individuo.
Lo sfruttamento è realizzato talvolta con modalità particolarmente violente, anche nel convincimento che la posizione irregolare della vittima e il conseguente timore di denunciare le violenze subite favoriscano l’impunità dei comportamenti illeciti.
La portata del fenomeno, con specifico riferimento a quello del caporalato – quale emerge anche dalla relazione conclusiva della Commissione istituita lo scorso anno per la ricognizione e l’analisi dei fenomeni di violenza e di grave sfruttamento nei confronti dei lavoratori stranieri – ha determinato il Governo a presentare un disegno di legge, già approvato dal Senato e attualmente all’esame della Camera dei Deputati.
In considerazione dell’acuirsi del rischio delle segnalate evenienze durante la stagione estiva, in relazione all’accresciuta esigenza di lavoro stagionale, si richiama l’attenzione delle SS.LL. sulla necessità di intensificare l’azione di prevenzione e contrasto del fenomeno, avvalendosi intanto degli strumenti offerti dalla legislazione vigente.
Si ricorda, a tal fine, che l’art. 18 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, già principalmente applicato nell’attività di contrasto dello sfruttamento sessuale, è azionabile ogni volta che siano accertate situazioni di violenza o di grave sfruttamento nei confronti di uno straniero, anche in ambito lavorativo, e ricorrano gli altri presupposti previsti dalla norma medesima, sui quali si rinvia alle considerazioni già svolte con la circolare n. 1050/M(8) del 28.5.2007.
In tale contesto , i Sigg. Questori vorranno valutare la possibilità, anche in questo settore, di ricorrere al rilascio del permesso di soggiorno per protezione sociale previsto dal citato art. 18.
Nel sottolineare la particolare rilevanza della problematica, si invitano le SS.LL., nell’ambito delle rispettive competenze, a dare alla presente circolare la più ampia diffusione ai dipendenti uffici.