Qual è la reale tutela per i rifugiati in Italia dopo l’incontro tra il Governo italiano e l’UNHCR?

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ASGI sull’incontro di UNHCR con il Governo italiano il 1 febbraio 2023: davvero non ci sono criticità e l’Italia fa il suo dovere nella tutela dei diritti umani e dei/delle richiedenti asilo? Le nostre tre domande all’Agenzia ONU

ASGI esprime perplessità sul comunicato emesso da UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, a seguito dell’incontro dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite dr. Filippo Grandi con il Governo italiano, nel quale si accolgono con favore le rassicurazioni del Governo di proteggere i rifugiati e si plaude all’impegno dell’Italia per creare canali sicuri che consentano ai/alle rifugiati/e di raggiungere l’Europa senza subire rischi.

A parte ogni considerazione con riguardo alla totale assenza di canali sicuri di ingresso in Italia o in Europa anche per chiedere asilo (la stessa pervicace volontà dell’Italia di negare visti umanitari a rifugiati/e dall’Afghanistan, ad esempio, è una evidente e oggettiva prova) e, in generale, di canali sicuri di ingresso per altre motivazioni, quello che sconcerta è che dal comunicato di UNHCR non emerga nessuna delle gravissime problematiche che da mesi si riscontrano nel sistema asilo con l’impossibilità di chiedere la protezione internazionale e di accedere alle misure di accoglienza.

Criticità che sono state ben evidenziate dalle associazioni di tutela dei diritti delle persone migranti e dalle organizzazioni umanitarie in occasione dell’incontro del 30 gennaio 2023 all’Alto Commissario delle Nazioni Unite, delle quali non si è evidentemente tenuto in alcun conto.

Nessun cenno, inoltre, nel comunicato sulle palesi illegittimità del recentissimo D.L. n. 1/2023, con cui si cerca di impedire o aggravare le attività delle navi umanitarie nel soccorso delle persone in mare, che persegue l’obiettivo di impedire l’accesso in Italia di potenziali richiedenti asilo.  Illegittimità denunciate anche dall’Expert Council on NGO law con un parere pubblicato il 31 gennaio 2023.

Infine, nessun cenno sulle condizioni delle persone migranti in Libia, che fuggono da quel Paese e vengono salvate esclusivamente dalle navi umanitarie, e sulle immani violenze che ivi subiscono.

Nel ribadire le illegittimità tutte denunciate da ASGI, sia nelle numerose azioni giudiziarie sia, da ultimo, con riguardo al D.L. n. 1/2023, ASGI

C H I E D E

 a UNHCR di chiarire: 

  1. come UNHCR intenda, anche nei rapporti con le autorità italiane, difendere concretamente i diritti fondamentali dei richiedenti asilo nei confronti delle tante prassi, norme ed azioni concretamente svolte dal Governo italiano, con riguardo al diritto all’accesso alla procedura di riconoscimento della protezione internazionale e delle misure di accoglienza, oggi sistematicamente negati alle persone richiedenti asilo che arrivano via terra in Italia;
  2. quali siano le richieste che UNHCR ha rivolto al Governo italiano con riguardo alla condizione delle persone migranti detenute in Libia, ufficialmente o molto più spesso informalmente, e con riguardo alle immani violenze che subiscono, denunciate in più occasioni dallo stesso UNHCR oltre che da altri Organismi internazionali; 
  3. quale effettivo significato abbiano le richieste di incontro di UNHCR con l’associazionismo e le denunce dalle stesse segnalate delle prassi attuate dal Governo italiano, le quali paiono del tutto dimenticate da UNHCR nell’incontro con il Governo.
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