Con Deliberazione di Giunta Regionale n. 580 del 8 settembre 2022, La Regione Basilicata ha pubblicato un bando avente ad oggetto la fornitura gratuita e semigratuita dei libri di testo per l’anno scolastico in corso. Tra i requisiti necessari per il richiedente, oltre a un ISEE pari o inferiore a 20.000,00 vi era la residenza nella Regione Basilicata.
Il contributo è valido per l’acquisto di libri di testo ed ogni altro tipo di elaborato didattico (dispense, programmi specifici) scelti dalla scuola, dizionari, libri di lettura scolastici, ausili indispensabili alla didattica (audiolibri o traduzione testi in braille per i non vedenti), è concesso sia per le spese già sostenute sia per quelle da sostenere ed è determinato in base alla proporzione tra la spesa complessiva dei richiedenti e le risorse disponibili.
Tra i requisiti per presentare domanda vi è tuttavia la residenza dello studente o della studentessa nella Regione. ASGI e LUNARIA hanno immediatamente segnalato la discriminazione in quanto, ove tale requisito fosse inteso quale residenza anagrafica, avrebbe ostacolato la parità di trattamento nell’accesso all’istruzione tra minori italiani e minori appartenenti a Paesi Terzi privi di residenza, vuoi perché privi di regolare permesso di soggiorno (in quanto al seguito di genitori irregolarmente soggiornanti sul territorio dello Stato) vuoi perché ancora in attesa dell’iscrizione anagrafica.
Le associazioni hanno dunque inviato una lettera alla Regione chiedendo la modifica del bando ritenendo corretto prevedere come requisito di accesso, anziché quello della residenza anagrafica del minore, quello della iscrizione dello stesso ad un Istituto scolastico della Basilicata, svincolando il diritto di partecipazione al bando alla iscrizione anagrafica.
La Regione, a seguito della richiesta, ha provveduto ad inviare una comunicazione a tutti i Comuni in quanto soggetto incaricati di ricevere le domande, specificando che “il Comune deve ammettere al beneficio previsto le istanze di famiglie/studenti appartenenti a Paesi Terzi privi di residenza frequentanti scuole del proprio territorio“.
I Comuni saranno tenuti a darne tempestiva informazione agli Istituti scolastici.