La Piattaforma Anti tratta, di cui ASGI fa parte, ha lanciato una petizione per raccogliere firme e spingere le istituzioni italiane ad attivarsi per non far morire il sistema nazionale di tutela e protezione delle vittime della tratta e di adottare urgentemente i provvedimenti vincolanti previsti dal decreto 4 marzo 2014 n. 24 per dare una speranza di riscatto per le troppe vittime della tratta di esseri umani .
Il Governo non lasci morire il sistema anti tratta nazionale
“La tratta di esseri umani costituisce un gravissimo reato: la mercificazione della persona umana e la sopraffazione della sua dignità e dei suoi diritti fondamentali. Opporsi al fenomeno della tratta, per tale ragione, non può che orientarsi alla tutela dei diritti umani delle vittime, qualunque sia l’intenzione dei trafficanti.”
Queste sono le frasi pubblicate sul sito del Dipartimento Pari Opportunita’ della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che è sino ad oggi è stato il soggetto responsabile delle azioni a tutela delle vittime di tratta di esseri umani realizzate dai vari enti del pubblico e del privato sociale del territorio italiano.
Purtroppo il sistema italiano anti tratta, operativo dal 2000 e coordinato e co-finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità sta morendo. Il Governo infatti, da tempo ha avviato una politica di disinvestimento, in termini di risorse finanziarie e umane, sui servizi attivati nel corso degli anni per proteggere e aiutare le vittime di tratta ad uscire dal buio della violenza e dei soprusi subiti.
Eppure è proprio grazie a questi servizi, realizzati dagli enti del pubblico e del privato sociale attivi sul territorio nazionale che, in questi anni, quasi 30.000 donne e uomini, condotti in Italia con l’inganno, la violenza o anche soltanto con l’approfittamento della loro vulnerabilità e coinvolti loro malgrado in situazioni di sfruttamento in ambito sessuale, lavorativo, nell’accattonaggio, sono riusciti a sottrarsi a tali situazioni, ricevendo protezione, assistenza e tutela e riuscendo finalmente a cambiare vita.
I risultati ottenuti fino ad oggi hanno un significato importantissimo tanto sotto il profilo dei diritti delle vittime quanto sotto quello delle ricadute sul piano del contrasto alla tratta di esseri umani: come evidenziato dalla Direzione Nazionale Antimafia ogni persona uscita dal traffico corrisponde alla sottrazione alle organizzazione criminali di una cifra pari a circa 40/50mila euro l’anno.
Una somma che, se moltiplicata per 30.000 vittime, ammonta a 1 Miliardo e 350mila euro. Cifra importante, ancor più dove si pensi ad un ulteriore reimpiego di questa in ulteriori attività criminali, quale il commercio di droga.
Tutto questo a fronte di un sistema di interventi che ha un costo in proporzione assai contenuto se si considera che nell’ultima annualità il Governo ha stanziato 9 Milioni di euro.
La mancata approvazione del Piano nazionale anti tratta, che doveva avvenire per disposizione di legge entro la fine di giugno scorso ed il mancato rispetto degli altri termini stabiliti dal D.Lgs. 24/14 per l’approvazione di provvedimenti che dovrebbero consentire lo sviluppo dei progetti di tutela delle vittime, oltre a palesarel’inadempimento del Governo di obblighi di carattere internazionale – così come rilevato dalla Rappresentante speciale e coordinatrice per la lotta alla tratta di esseri umani OSCE nel Report realizzato dopo la sua recente vista in Italia e dal Gruppo di esperti del Consiglio d’Europa (GRETA) che monitora l’attuazione da parte degli Stati della Convenzione di Varsavia sulla lotta contro la tratta di esseri umani nel proprio Report sull’Italia – evidenziano ancor più il completo disinteresse per un tema cruciale, attuale ed estremamente preoccupante.
In un momento storico in cui, per i contesti che caratterizzano i paesi di provenienza, aumenta il rischio per decine di donne e uomini di cadere vittime del traffico a scopo di sfruttamento, chiediamo al Governo di non far morire il sistema nazionale di tutela e protezione delle vittime della tratta e di adottare urgentemente i provvedimenti vincolanti previsti dal decreto 4 marzo 2014 n. 24 per dare una speranza di riscatto per le troppe vittime della tratta di esseri umani .
Per aderire come organizzazione/ente e per altre comunicazioni:
Alberto Mossino c/o PIAM onlus Via Carducci n.28 14100 Asti – tel. 0141 355689, 328 1896997 piamonlus@yahoo.com piattaformaantitratta@yahoo.it
web: piattaformaantitratta.blogspot.it
Firmato
Le Associazioni e le Cooperative aderenti alla Piattaforma nazionale anti tratta
- – ARCI
- – ASGI
- – Certi Diritti, Associazione Radicale
- – Comune di Napoli
- – Comune di Torino
- – Legacoop Sociali
- – Osservatorio Diritti Umani Onlus
- – Provincia di Arezzo
- – Provincia di Genova
- Abbiategrasso (MI) – Lule Onlus
- Alessandria – CISSACA Consorzio Servizi Sociali
- Alessandria – Tessere le identità Associazione LGBT
- Ancona – Free Woman Onlus
- Arezzo – Associazione D.O.G.
- Arezzo – Associazione Pronto Donna
- Asti – PIAM Onlus
- Binasco (MI) – La Tua Isola Cooperativa Sociale
- Bologna – Associazione Non Si Tratta
- Bologna – MIT
- Campania – GESCO Gruppo di Imprese Sociali
- Cavenago di Brianza (MB) – CS&L Consorzio Sociale
- Firenze, Prato – Trame Onlus
- Genova – AFET Aquilone Onlus
- Genova – Agorà Consorzio Sociale
- Genova – Associazione Transgender Princesa
- Genova – Collettivo Le Graziose
- Genova – Fondazione Auxilium
- Genova – Fraternita San Camillo Padri Camilliani
- Genova – In Cordata Cooperativa Sociale
- Genova – Saba Cooperativa Sociale
- Genova, Alessandria – Comunità San Benedetto al Porto
- La Spezia – Cooperativa Lindbergh
- Messina, Catania – Associazione Penelope
- Modena – Caleidos Cooperativa Sociale
- Napoli – Associazione Priscilla
- Napoli – Dedalus Cooperativa Sociale
- Napoli, Caserta – La Locomotiva Cooperativa Sociale
- Novara – Associazione La Nuova Gerusalemme
- Novara – Liberazione e Speranza Onlus
- Pisa – Associazione DIM
- Pordenone – Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute
- Pordenone – Nuovi Vicini Onlus
- Ragusa – Proxima Cooperativa Sociale
- Ravenna – Persone in Movimento Cooperativa Sociale
- Roma – Asis Onlus
- Roma – Associazione Differenza Donna
- Roma – Associazione Donne Moldave
- Roma – Associazione Ora d’aria
- Roma – Il Cammino Cooperativa Sociale
- Roma – Magliana 80 Cooperativa Sociale
- Roma – Parsec Associazione
- Roma – Parsec Cooperativa Sociale
- Siracusa – La Nereide Centro Antiviolenza
- Torino – Associazione Gentes onlus
- Torino – Ideadonna Onlus
- Torino – Tampep Onlus
- Torino – UPM Ufficio Pastorale Migranti
- Trieste – Etnoblog Associazione Interculturale
- Udine – Centro Caritas Arcidiocesi
Photo Credit:Martin Fisch
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