Asilo: la Questura di Roma non accetta le domande sino al 21 ottobre 2016

Per smaltire il pregresso già programmato, dal 21 settembre 2016 la Questura di Roma non accetta le domande di protezione internazionale da parte delle decine di profughi che si recano in via Patini per la prima istanza, rinviando al 21 ottobre la possibilità di farlo.Grande preoccupazioni delle associazioni di tutela .

Le associazioni chiedono che si convochi al più presto un tavolo inter-istituzionale urgente per ripristinare immediatamente l’accesso alla procedura.

“È evidente che una scelta simile, solo l’ultima di altre pratiche della Questura che scoraggiano l’accesso alla procedura, non solo violi le norme nazionali e internazionali in materia di diritto d’asilo ma comporti anche pesanti conseguenze per i tanti richiedenti che ogni giorno chiedono di accedere alle misure di protezione, ai quali non viene data alcuna alternativa: solo l’irregolarità e la strada. In un momento così grave nel contesto dell’accoglienza a Roma, già provata dalla mancanza di politiche efficaci da parte delle istituzioni competenti, “sospendere” la procedura di asilo significa peggiorare ulteriormente le condizioni dei migranti costringendoli alla strada e all’abbandono.”


Comunicato stampa
 
Accesso alla procedura, la Questura di Roma viola il diritto d’asilo. Grande preoccupazioni delle associazioni di tutela
 

22 settembre 2016 – Apprendiamo con grande preoccupazione che la Questura di Roma da ieri, 21 settembre 2016, non accetta le domande di protezione internazionale da parte delle decine di profughi che si recano in via Patini per la prima istanza, rinviando al 21 ottobre la possibilità di farlo.

La comunicazione viene data a voce, da agenti in divisa all’ingresso, alle persone che aspettano in fila dalle prime ore del mattino. La decisione, a quanto riferiscono gli agenti, è dovuta alla necessita di smaltire il pregresso già programmato. È evidente che una scelta simile, solo l’ultima di altre pratiche della Questura che scoraggiano l’accesso alla procedura, non solo violi le norme nazionali e internazionali in materia di diritto d’asilo ma comporti anche pesanti conseguenze per i tanti richiedenti che ogni giorno chiedono di accedere alle misure di protezione, ai quali non viene data alcuna alternativa: solo l’irregolarità e la strada. In un momento così grave nel contesto dell’accoglienza a Roma, già provata dalla mancanza di politiche efficaci da parte delle istituzioni competenti, “sospendere” la procedura di asilo significa peggiorare ulteriormente le condizioni dei migranti costringendoli alla strada e all’abbandono.

Chiediamo quindi che si convochi al più presto un tavolo inter-istituzionale urgente per ripristinare immediatamente l’accesso alla procedura.

A Buon Diritto, Action Diritti in Movimento, A.D.I.F., Arci Roma, ASGI, Baobab Experience, Casa dei Diritti Sociali, CGIL. Roma e Lazio, Consiglio Italiano per i Rifugiati, csoa La Strada, Laboratorio 53, Lunaria, Mandela Project, Progetto20, Resistenze Meticce, Senza Confine, Studenti Roma Sud


Foto Credit : Marite Toledo, Roma via Flickr CC BY-NC-ND 2.0