Rigettate tutte le richieste di tesseramento in favore dei minori stranieri in affido/tutela nella Stagione Sportiva 2014/2015 per la mancata presenza dei genitori. L’ASGI invia una lettera alla Federazione Italiana Giuoco Calcio : gli affidatari vanno equiparati per legge ai genitori perché ne svolgono le funzioni.
A seguito di una segnalazione ricevuta per il mancato tesseramento di un minore straniero non accompagnato per la società sportiva ASD Ravanusa (AG), ASGI è giunta a conoscenza della comunicazione inviata dall’allora vice presidente della FIGC Antonio Cosentino ai Presidenti dei Comitati Regionali e Provinciali in data 23 giugno 2015, avente ad oggetto il “Primo tesseramento in Italia dei calciatori minori stranieri in affido/tutela” . Con tale nota la FIGC ha affermato che, in materia di tutela dei minori stranieri non accompagnati dai propri genitori, non vi è spazio per “eccezioni o interventi elastici … né possibilità di deroga alle normative internazionali e ai regolamenti della FIFA”.
Questa posizione ha portato al rigetto di tutte le pratiche esaminate in materia di tesseramento in favore dei minori stranieri in affido/tutela della Stagione Sportiva 2014/2015, “con la comune motivazione data dall’assenza di principi e garanzie fondamentali riguardanti la posizione del minore straniero non accompagnato in Italia”.
La FIGC ha fatto propria l’affermazione dalla Sottocomissione della FIFA player’s status secondo la quale “le eccezioni contenute nell’art. 19 par. 2 del Regolamento devono essere considerate esaustive… in linea con la costante giurisprudenza degli organi competenti” e che quindi “l’eventuale delega della potestà genitoriale di un minore a un parente o a un terzo soggetto non consente l’eccezione al generale divieto di trasferimenti internazionali di giovani calciatori ai sensi del sopra richiamato art. 19 para 2 a) del regolamento, non riconoscendo, di fatto, la figura del tutore quale alternativa a quella dei genitori”.
Con lettera inviata in data 15 gennaio 2016 ASGI ha invitato la FIGC a rivedere la sua posizione alla luce della normativa nazionale e internazionale sul punto .
La questione del mancato tesseramento dei minori stranieri non accompagnati era già emersa in passato e ASGI aveva dunque inviato il 27 maggio 2015 una comunicazione alla FIGC, senza ottenere alcun riscontro .
Con questo nuovo intervento ASGI ribadisce il diritto dei minori stranieri non accompagnati al tesseramento, richiamando l’applicabilità della Convenzione sui diritti del fanciullo (firmata a New York il 20.11.89 e ratificata dall’Italia con Legge 176/1991), dell’art. 5 della legge n. 183/1984 che prevede che gli affidatari siano chiamati a svolgere per legge le funzioni dei genitori e dell’art. 357 c.c. che delinea il ruolo del tutore quale colui che “ha la cura della persona del minore, lo rappresenta in tutti gli atti civili e ne amministra i beni”.
Ciò che viene richiesto ai genitori per il tesseramento del minore deve dunque essere riferito al tutore e all’ affidatario, consentendone così il tesseramento secondo quanto previsto dall’art. 19 paragrafo 2 del Regolamento.
ASGI ha evidenziato poi come la normativa FIFA – così come recepita dalla FIGC – seppure posta allo scopo di contrastare il fenomeno del traffico internazionale di calciatori di minore età introduce “una discriminazione sulla base della nazionalità tra i minori di nazionalità italiana, i minori stranieri che vivono in Italia inseriti nelle proprie famiglie d’origine e i minori stranieri non accompagnati destinatari di un provvedimento di tutela o affidamento”.
Nella lettera inviata alla FIGC ASGI ricorda inoltre come, il disegno di legge “Disposizioni per favorire l’integrazione sociale dei minori stranieri residenti in Italia mediante l’ammissione nelle società sportive appartenenti alle federazioni nazionali, alle discipline associate o agli enti di promozione sportiva“ – approvato il 14 gennaio 2016 al Senato e riguardante la possibilità per i minori stranieri residenti in Italia a partire dai dieci anni di età di essere tesserati con le stesse regole che valgono per i ragazzi italiani – debba essere applicato anche ai minori stranieri non accompagnati.
ASGI ha quindi invitato la FIGC a modificare le indicazioni contenute nella nota del 23 giugno 2015, prevedendo che i minori stranieri non accompagnati residenti in Italia successivamente al compimento del decimo anno d’età vengano fatti rientrare nei casi di cui all’art. 19 par. 2 del Regolamento e pertanto vengano tesserati secondo le modalità previste dalla norma. Nel caso dei minori non accompagnati che hanno il requisito previsto dal nuovo Disegno di legge sopracitato l’ASGI ha inoltre chiesto che vengano tesserati con le modalità previste per i cittadini italiani.
Per la giurisprudenza in materia di discriminazione e tesseramento FIGC:
Tribunale di Lodi, ordinanza 13.5.2010