Tribunale di Roma, ordinanza del 6 giugno 2023
Tribunale di Lecce, ordinanza 1 giugno 2023
Corte di Cassazione, ordinanza n. 14836/2023
Corte Costituzionale, sentenza n. 77 del 20 aprile 2023
Circolare dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale del 7 aprile 2023, n. 41
Corte di Cassazione, ordinanza 8 marzo 2023
Tribunale di Torino, ordinanza 7 marzo 2023
Consiglio di Stato, sentenza 6 marzo 2023
Corte d’Appello di Trieste, sentenza 23 febbraio 2023
Tribunale di Udine, ordinanza 8 febbraio 2023
Tribunale di Vicenza, ordinanza 6 febbraio 2023
Tribunale di Udine, ordinanza 1 febbraio 2023
Tribunale di Busto Arsizio, ordinanza 2 gennaio 2023
Corte d’Appello dell’Aquila, sentenza 18 gennaio 2023
Corte europea dei umani, Taddeucci e McCall c. Italia, 30 giugno 2016
Costituisce discriminazione diretta sulla base dell’orientamento sessuale nel godimento del diritto alla vita famigliare la mancata concessione al patner omosessuale (straniero non UE) del permesso di soggiorno per motivi familiari. La mancata previsione all’epoca dei fatti di qualsivoglia riconoscimento giuridico per le coppie formate da persone dello stesso sesso rende impossibile ritenere giustificata l’omologazione di trattamento rispetto alla coppia eterosessuale. La difesa dello Stato Italiano aveva invocato la legittimità del diniego in quanto il medesimo trattamento era riservato alle coppie eterosessuali non legate da vincolo coniugale. Peraltro l’assenza di riconoscimento e regolamentazione delle unioni omosessuali non è giustificata da alcuno dei motivi “solidi e imperativi” alla luce dei quali deve essere valutato l’eventuale trattamento differenziato delle coppie omosessuali. Tale non è, in particolare, il fine della tutela della “famiglia tradizionale”, invocato – all’epoca – dal Governo italiano.
Permesso di soggiorno per motivi familiari – partner omosessuale– mancato riconoscimento unioni tra persone dello stesso sesso – violazione artt. 14 e 8 CEDU – discriminazione per orientamento sesssuale – sussistenza