Tribunale di Roma, ordinanza del 6 giugno 2023
Tribunale di Lecce, ordinanza 1 giugno 2023
Corte di Cassazione, ordinanza n. 14836/2023
Corte Costituzionale, sentenza n. 77 del 20 aprile 2023
Circolare dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale del 7 aprile 2023, n. 41
Corte di Cassazione, ordinanza 8 marzo 2023
Tribunale di Torino, ordinanza 7 marzo 2023
Consiglio di Stato, sentenza 6 marzo 2023
Corte d’Appello di Trieste, sentenza 23 febbraio 2023
Tribunale di Udine, ordinanza 8 febbraio 2023
Tribunale di Vicenza, ordinanza 6 febbraio 2023
Tribunale di Udine, ordinanza 1 febbraio 2023
Tribunale di Busto Arsizio, ordinanza 2 gennaio 2023
Corte d’Appello dell’Aquila, sentenza 18 gennaio 2023
Corte di Cassazione, III sez. pen., sentenza n. 44366 del 1 dicembre 2021
Nella interpretazione dell’art. 7, comma 1, DL 4/19, in materia di reddito di cittadinanza, che prevede la sanzione della reclusione da 2 a 6 anni per “chiunque, al fine di ottenere indebitamente il beneficio…rende o utilizza dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero omette informazioni dovute”, occorre valorizzare il riferimento al carattere “indebito” della prestazione che l’interessato intende ottenere, con la conseguenza che, qualora la falsa dichiarazione sia irrilevante ai fini del diritto alla percezione, essendo la prestazione comunque dovuta, non è integrato il reato di cui alla predetta norma.
Reddito di cittadinanza – reato di cui all’art. 7, comma 1, DL 4/19 – dichiarazione falsa irrilevante ai fini del diritto alla prestazione – insussistenza del reato
Corte di Cassazione, terza sez penale, sentenza n. 44366 del 1 dicembre 2021