La CEDU ordina il trasferimento di 5 minori stranieri dall’hotspot di Samos

Tipologia del contenuto:Notizie

La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha accordato le interim measures per minori non accompagnati che vivono nel Centro di Accoglienza e Identificazione e nella “giungla” dell’isola Samos.


English press release


La CEDU si è appellata all’art.39 del Regolamento di procedura della Corte europea per garantire delle interim measures per cinque minori non accompagnati, richiedenti asilo, che da molti mesi vivono nei Centri di Accoglienza e Identificazione (RIC) e nella cosiddetta “giungla” dell’isola di Samos.

Alle autorità greche è stato richiesto di trasferire tempestivamente i cinque minori in strutture finalizzate ad ospitare minori non accompagnati e di disporre per loro condizioni di accoglienza adeguate e conformi all’art. 3 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (divieto di tortura e di trattamenti degradanti).

Il caso è stato rappresentato davanti alla Corte EDU dalla sezione legale del Greek Council for Refugees (GCR) [1], in collaborazione con ASGI, Still I Rise e Medici Senza Frontiere: i cinque adolescenti non accompagnati per molti mesi hanno vissuto nelle condizioni precarie che caratterizzano il RIC di Samos e la zona centrale conosciuta come “la giungla”.in attesa del trasferimento dei minori in un centro appropriato e dell’assegnazione di un tutore legale per ognuno.

I minori, davanti alla Corte, hanno denunciato le condizioni di accoglienza, largamente contrarie all’articolo 3 della Convenzione EDU: mancanza di accesso alle cure quotidiane, mancanza di accesso adeguato ai supporti medici e psicologici, mancanza di sicurezza, difficoltà nell’accesso al cibo e mancanza di accesso adeguato alle strutture igieniche. I minori sono stati esposti alla violenza, in quanto le risse, le tensioni e le rivolte sono frequenti nel RIC di Samos, e quindi a condizioni di insicurezza, nonché al reale rischio di sfruttamento e abuso. Anche all’interno della cosiddetta “Sezione per Minori” del RIC di Samos, dove vivono molti altri minori, le condizioni sono totalmente inadeguate e ,malgrado le presunte politiche di controllo all’accesso, gli adulti possono entrare facilmente all’interno.

È noto che 7.497 persone vivono all’interno e intorno il RIC di Samos – malgrado la capienza massima del centro sia di sole 648 persone – in condizioni estremamente degradanti [2]. e che si stanno drammaticamente deteriorando[3].

È a causa delle inadeguate condizioni del RIC e della “giungla” circostante, che i minori, tenendo in considerazione la loro estrema vulnerabilità in quanto bambini non accompagnati e richiedenti asilo, sono esposti a quotidiani e irreparabili danni per la propria integrità fisica e mentale, il proprio benessere e sviluppo sociale.

Questo caso mostra le enormi lacune in materia di protezione di minori non accompagnati che permane in Grecia, ciò che espone tali soggetti a seri rischi.

Greek Council for Refugees, ASGI e Still I Rise ribadiscono che la protezione dei diritti dei minori è un obbligo fondamentale dello Stato, in riferimento alle leggi nazionali e agli impegni internazionali, e richiamano le autorità greche a prendere prontamente tutte le misure necessarie per rendere effettiva la protezione ai giovani rifugiati, implementando immediatamente un sistema efficiente per la loro tutela, aumentando il numero delle strutture adeguate alla loro ospitalità, proibendo e mettendo fine alle detenzioni dei minori sulla base delle leggi sull’ asilo e l’immigrazione .

Greek Council for Refugees, ASGI e Still I Rise si rivolgono all’Unione Europa affinché risponda urgentemente alla sfida posta dalla protezione di minori non accompagnati in Grecia, rispettando interamente i diritti dei minori e il principio del loro superiore interesse .

Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI)

Greek Council for Refugees (GCR)

Still I Rise


[1] L’iniziativa è stata condotta da GCR con il supporto dell’UNHCR e del Dutch Council for Refugees.

[2] Comunicazione dell’UNHCR nel caso della Commissione Internazionale di Giuristi (ICJ) e dell’European Council for Refugees and Exiles (ECRE) v. Grecia (Complaint No. 173/2018) alla Commissione Europea dei diritti sociali, registrato presso il Secretariat il 9 Agosto 2019

[3] Commissario per i Diritti dell’Uomo, La Grecia deve urgentemente trasferire i richiedenti asilo dalle isole egee e migliorare le loro condizioni di vita nelle strutture di accoglienza, 31 Ottobre 2019


Foto dalla pagina Facebook di Still I Rise


Si veda anche

Reportage da Samos – Espresso, gennaio 2019

Grecia, trasferimento per 5 Msna. Cedu accoglie denuncia delle associazioni – Redattore sociale gennaio 2020

Minori a rischio nell’hotspot di Samos, Corte Ue: trasferirli – Askanews, gennaio 2020

Tipologia del contenuto:Notizie