
Border Criminologies lancia la mappa interattiva dei controlli e della resistenza ai confini. Otto i punti di interesse dedicati ai Centri per il Rimpatrio(CPR) in Italia.
Landscapes of Border Control è una mappa interattiva in continuo aggiornamento in cui vengono raccolti materiali, testimonianze e pubblicazioni relativi ai luoghi di detenzione e di controllo delle frontiere. I primi elementi che sono stati segnalati sono i centri di detenzione italiani e greci. Ogni luogo è accompagnato da storie che contestualizzano l’esistenza e il funzionamento dei luoghi di reclusione, portando in primo piano le esperienze vissute dai migranti. Questo progetto quindi non vuole solo mettere in luce la violenza prodotta dalle politiche di difesa dei confini, ma vuole anche testimoniare le esperienze personali di chi le subisce.
L’iniziativa si propone di sfidare i tentativi dei governi greco ed italiano di rendere invisibili e isolare gli immigrati.
Partendo da questi obiettivi, il progetto di countermapping presenta video, fotografia, arte, ricerche, rapporti, racconti orali e testimonianze che arrivano direttamente dalle persone coinvolte. Il materiale disseminato nelle pagine del sito è stato raccolto tramite la collaborazione con diverse organizzazioni della società civile. Il sito è pensato per offrire una piattaforma comune di comunicazione e condivisione alla società civile, gruppi di solidarietà, detenuti, ex-detenuti e il pubblico.
La speranza è che col tempo la mappa verrà aggiornata direttamente da chi lavora sul campo e da chi ha avuto esperienza diretta dei centri di detenzione per migranti. Le informazioni si possono aggiungere direttamente sul sito in italiano e greco, e sarà poi la redazione a occuparsi della traduzione dei contenuti. L’identità di chi condivide un contributo rimarrà anonima.
Si tratta di un progetto collaborativo, ideato per pubblicizzare e diffondere ad un pubblico più ampio e globale le esperienze e conoscenze di organizzazioni e di persone recluse.
Border Criminologies ha già iniziato a collaborare con successo con varie persone e ONG, tra cui le organizzazioni italiane BeFree, ADIF, ASGI, Osservatorio Migranti Basilicata, LasciateCIEntrare, CILD, Antigone, Sant’Egidio, A Buon Diritto, l’International University College di Torino e la Clinica dei diritti, dell’immigrazione e della cittadinanza di Roma Tre.
Fonte: Border Criminologies Blog
Iniziativa finanziata da Public Engagement with Research Fund (dell’Università di Oxford) e Open Society Foundations.
Foto di Ulrike Leone da Pixabay