Gli hotspot italiani continuano a essere teatro di forme di trattenimento arbitrario. L’articolo pubblicato su Questione Giustizia.
Il trattenimento dei cittadini stranieri in hotspot, lungi dall’essere una questione risolta, è ad oggi estremamente problematica: le modifiche introdotte dalla l. 132/2018 non esauriscono infatti il problema dell’assenza di base legale per la privazione della libertà all’interno di tali centri. Inoltre, le nuove disposizioni sono caratterizzate da importanti profili di illegittimità costituzionale e di incompatibilità con la normativa europea.
Il processo di supervisione della sentenza Khlaifia rappresenta un’occasione per riflettere sul rapporto tra pratiche detentive e normativa vigente.
Questione Giustizia ha recentemente pubblicato un articolo in merito, a cui si rimanda al seguente link: L’attualità del caso Khlaifia