Il ruolo dell’approccio hotspot nelle procedure di redistribuzione dei richiedenti asilo come modalità di gestione degli sbarchi. L’articolo pubblicato su Border Criminologies.
Gli hotspot diventano oggi uno strumento indispensabile per garantire, anche attraverso la temporanea limitazione della libertà personale dei soggetti interessati, l’efficacia degli accordi per la “redistribuzione” delle persone soccorse nel Mediterraneo.
Questi accordi sono il frutto di lunghe negoziazioni fra stati membri, coordinate dalla Commissione Europea per far fronte al comportamento degli stati costieri come l’Italia e Malta quando rifiutano di consentire lo sbarco di persone soccorse in mare da imbarcazioni civili e talvolta anche militari, dando luogo a sistemi scarsamente formalizzati e fortemente critici dal punto di vista dell’accesso ai diritti da parte dei richiedenti asilo in arrivo sul territorio europeo.
Border Criminologies ha recentemente pubblicato un articolo in merito, a cui si rimanda al seguente link: Forced Mobility and the Hotspot Approach: The Case of the Informal Disembarkation Agreements