ASGI chiede il rispetto dei tempi nella concessione di cittadinanza nell’attesa dell’avvio dell’iter di riforma .
Le dichiarazioni di diversi sindaci a favore della riforma dello “ius soli”, in occasione delle celebrazioni del 2 giugno, trasformate in una ” festa di una Repubblica che non esclude nessuno ” in diversi comuni su invito del Comitato L’Italia sono Anch’io, con la consegna della cittadinanza onoraria a centinaia di bambini stranieri e l’incontro odierno del gruppo interparlamentare con i rappresentanti del Comitato, dimostrano l’esigenza di avviare al piu’ presto un percorso parlamentare per una modifica della normativa, oramai ineludibile alla luce delle quotidiane notizie che vedono giovani nati o cresciuti in Italia costretti a richiedere un riconoscimento dei loro diritti nelle aule dei Tribunali.
ASGI ritiene importante ricordare che, oltre all’importanza di avviare una riforma che preveda la valorizzazione dello ius soli, come sottolineato nel proprio Manifesto quella prevista dal progetto di legge depositato dalla campagna de L’Italia sono anch’io, di cui ASGI fa parte, da subito l’attuale procedura per l’acquisizione della cittadinanza da parte dei minori nati o cresciuti in Italia risulterebbe piu’ agevole anche con una semplice ma puntuale applicazione della legge in vigore .
In particolare ASGI ritiene che :
– si debba assicurare che la durata dei procedimenti di acquisizione della cittadinanza da parte dei genitori stranieri rientri nei termini di legge. I due anni previsti dalla normativa troppo spesso raddoppiano e impediscono ai figli minori del richiedente di diventare automaticamente Italiani, se conviventi col genitore al momento del giuramento.
– il Ministero dell’Interno ha chiarito, con opportune circolari esplicative, che eventuali inadempimenti, come la tardiva iscrizione anagrafica o la presenza irregolare dei genitori al momento della nascita, chiaramente imputabili ai genitori, esercenti la patria potestà e non dunque causati dal minore, non debbano essere considerati motivi di rigetto, arrecandogli danno nell’esercizio del diritto al riconoscimento della cittadinanza italiana.
In attesa dell’avvio della riforma, attuare la normativa gia’ in vigore darebbe una risposta immediata e concreta a quanti fanno parte della nostra comunità e desiderano esserne riconosciuti .
Per approfondire
La proposta ASGI sulla riforma della cittadinanza e del diritto di voto
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