Tribunale di Roma, ordinanza del 6 giugno 2023
Tribunale di Lecce, ordinanza 1 giugno 2023
Corte di Cassazione, ordinanza n. 14836/2023
Corte Costituzionale, sentenza n. 77 del 20 aprile 2023
Circolare dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale del 7 aprile 2023, n. 41
Corte di Cassazione, ordinanza 8 marzo 2023
Tribunale di Torino, ordinanza 7 marzo 2023
Consiglio di Stato, sentenza 6 marzo 2023
Corte d’Appello di Trieste, sentenza 23 febbraio 2023
Tribunale di Udine, ordinanza 8 febbraio 2023
Tribunale di Vicenza, ordinanza 6 febbraio 2023
Tribunale di Udine, ordinanza 1 febbraio 2023
Tribunale di Busto Arsizio, ordinanza 2 gennaio 2023
Corte d’Appello dell’Aquila, sentenza 18 gennaio 2023
Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto, sentenza del 15 luglio 2015
Non costituisce minaccia per l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana l’esistenza, sul territorio comunale, di alcuni casi di malattie contagiose che pertanto non legittimano, in capo al Sindaco, il potere di ordinanza ex. art. 50 e 54 d.lgs. 267/2000; conseguentemente è illegittimo il divieto di dimora presso le strutture d’accoglienza del territorio a coloro che non sono in possesso di un documento d’identità valido o del permesso di soggiorno nonché l’obbligo degli stranieri – al fine della dimora nel territorio comunale – di sottoporsi a visita medica entro tre giorni dall’arrivo.
Ordinanza sindacale – art. 50 e 54 d.lgs. 267/2000 – divieto di dimora presso strutture d’accoglienza senza documenti – obbligo degli stranieri di sottoporsi a visita medica entro tre giorni dall’arrivo – assenza di un effettivo pericolo per l’incolumità pubblica – insussistenza del potere di ordinanza