ASGI e i docenti Clinica legale condividono e sostengono il lavoro dell’avv. Lucia Gennari e degli altri avvocati ed esprimono netta disapprovazione nei confronti di quegli organi di stampa che tentano di intimidire questi stessi avvocati o ancor peggio mettono a repentaglio la sicurezza dei cittadini stranieri divulgando illegittimamente le loro generalità.
Ogni persona, italiana o straniera, è titolare dei medesimi diritti fondamentali alla vita e alla libertà personale, a non subire trattamenti inumani e degradanti e a difendere i propri diritti di fronte ad un giudice indipendente e imparziale, come garantiscono la Costituzione italiana e la Convenzione europea dei diritti dell’uomo e tante altre convenzioni internazionali ratificate dall’Italia.
ASGI e i docenti Clinica legale “international protection of human rights” e della Clinica legale dell’immigrazione e della cittadinanza dell’Università di Roma Tre, condividono e sostengono il lavoro dell’avv. Lucia Gennari e degli altri avvocati che, con professionalità e tempestività, tutelano i diritti dei cittadini stranieri che, sfuggendo dalle atrocità delle carceri libiche, cercano di raggiungere l’Italia che costituzionalmente ne garantisce i diritti fondamentali.
La difesa tempestiva dei diritti delle persone, specialmente se in stato di bisogno e dunque certamente di quelle straniere soccorse nel Mare Mediterraneo, è da sempre espressione del più alto ruolo dell’avvocatura, esempio dell’appartenenza democratica di cui siamo fieri e che non indietreggia di fronte ad egoismi o a paure facilmente indotte da chi strumentalizza a proprio vantaggio le difficoltà o le differenze.
Infine, Asgi e i docenti della Clinica legale “international protection of human rights” e della Clinica legale dell’immigrazione e della cittadinanza dell’Università di Roma Tre esprimono netta disapprovazione nei confronti di quegli organi di stampa che tentano di screditare o intimidire questi stessi avvocati o ancor peggio mettono a repentaglio la sicurezza dei cittadini stranieri divulgando illegittimamente le loro generalità.
