Velo islamico sul luogo di lavoro e licenziamento discriminatorio: le conclusioni dell’avvocato generale della Corte di Giustizia Europea

La domanda pregiudiziale era stata posta da un giudice belga sull’applicazione della direttiva n. 2000/78 sul divieto di discriminazioni fondate sul credo religioso nell’ambito dell’occupazione, in relazione al licenziamento di una impiegata di fede musulmana per il suo rifiuto di togliersi il velo islamico sul luogo di lavoro, come invece richiesto dal datore di lavoro.

Costituisce diffamazione aggravata dall’odio razziale l’affermazione “torna nella giungla dalla quale sei uscita”

Con  sentenza del 1 giugno 2016 la Corte d’Appello di Trento ha confermato la sentenza di condanna di primo grado nei confronti di Paolo Serafini, consigliere circoscrizionale di Trento,  per il reato di diffamazione di cui all’art. 595 c.p. aggravato dalle finalità di odio razziale di cui all’art. 3 della legge n. 205 /2003 per...

Commissione europea : terza relazione sugli esiti della ricollocazione e il reinsediamento dei migranti

Resi noti i risultati aggiornati al 13 maggio 2016. La Commissione sollecita gli Stati membri a predisporre un’effettiva programmazione per aumentare i loro impegni e ridurre i tempi di risposta alle richieste di ricollocazione, invitando  tutti gli attori a intensificare la ricollocazione dei minori non accompagnati.